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News ITALIA PRESS – N° 25, Anno IX, del 6/2/02
 

Pro Migrante, i giovani per gli anziani
Una nuova associazione in Svizzera per gli emigrati che lasciano il mondo del lavoro

I problemi degli anziani italiani emigrati in Svizzera sono il tema della trasmissione radiofonica odierna “Splitting” della RTSI, Radio televisione svizzera italiana, dedicata ai temi dell’emigrazione. Per affrontare gli aspetti più importanti di questo argomento è stato invitato ad intervenire in trasmissione padre Graziano Tassello, Presidente della Commissione Cultura e Istruzione del Consiglio Generale Italiani all’Estero (CGIE).

“C’è una grossa fetta di emigrati italiani, che sono giunti in Svizzera negli anni Sessanta che sono appena andati in pensione o ci andranno nei prossimi cinque anni” spiega Padre Tassello “Fra poco ci sarà un boom di questi anziani: una grossa fetta di popolazione, infatti, a breve si ritirerà dal mondo del lavoro. Queste persone dovranno affrontare una serie di problematiche, legate anche al fatto di essere emigrati”.

La trasmissione è anche occasione per presentare la neonata Associazione “Pro Migrante” di Basilea, della quale padre Tassello è anche responsabile. “E’ un’associazione” dice “nata qualche mese fa da un gruppo di giovani impegnati nel sociale, che si occupano da qualche tempo degli anziani emigrati. Ciò che l’Associazione si chiede è cosa fare nei loro confronti e, soprattutto, ‘con loro’. Nei confronti degli anziani ci sono infatti già molte istituzioni e associazioni in Svizzera che hanno attivato da tempo varie iniziative. La domanda che noi ci poniamo è se le istituzioni svizzere tengono in conto dell’aspetto interculturale: sappiamo cioè che una persona che va in pensione e che è anche un emigrato (italiano, spagnolo, francese …) ha delle esigenze diverse rispetto a uno svizzero, che andrebbero salvaguardate. L’altro problema è cosa fare “con loro”: giunte al momento della pensione, molte di queste persone non rientrano in Italia, ma rimangono infatti in Svizzera, abbandonano le attività e rischiando così di sprecare le loro giornate nel non fare niente. C’è in loro invece una risorsa enorme, che questi giovani intendono indagare e valorizzare. I giovani dell’Associazione stanno portando avanti una ricerca su un campionamento di anziani a Basilea, con l’intenzione di ampliarlo col tempo a tutta la Svizzera”. E’ importante sottolineare che “l’Associazione non intende sovrapporsi ai patronati o ai sindacati, che hanno già il loro bel da fare, ma vuole affrontare la terza età degli emigrati in modo diverso, per capire come ‘utilizzare’ le risorse di questi anziani a beneficio degli altri”.