Seminario sui Segreti delle Trasformazioni della Materia
INTRODUZIONE ALL'ATOMISTICA
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storia della chimica dal VI secolo a.C. al XVII d.C.
Le conoscenze chimiche degli antichi ci sono pervenute attraverso il mondo dei Greci, poiché i nostri contatti con la Cina, la Persia, l'India, la Mesopotamia e l'Egitto sono sempre state inibite dalla scarsa conoscenza dei loro scritti e dalle relazioni soprattutto commerciali o belliche con questi centri di civiltà antica. I filosofi Greci del periodo VI-III secolo a.C. (finché la loro terra non cadde sotto il dominio di Roma) concepirono una serie di teorie che sarebbero rimaste quasi intatte per altri 10-12 secoli. In parte le loro idee passarono attraverso gli Arabi che fino al XII secolo erano tutt'altro che oscurantisti e non esitavano a tradurre dal greco in arabo ciò che per il cristianesimo di allora sarebbe stata e per l'islamismo di oggi sarebbe un'opera del Diavolo. Tramite le opere arabe tradotte alle corti europee di Lisbona, Sevilla, Londra (per citarne solo alcune) la futura CHIMICA del XVII secolo si arricchì anche di alcune idee di antica origine orientale (Cina o India). Sorvoleremo brevemente sui concetti di maggiore impatto sullo sviluppo del sapere della materia, lasciando agli interessati il piacere di scoprire da soli il mondo incredibile degli alchimisti medioevali!
Essendo lo studio degli antichi testi ariani del Rigg Veda (periodo 2000-1500 a.C.) ancora allo stato embrionale per ovvie difficoltà d'interpretazione del sanskrito, dobbiamo iniziare la carellata di interventi "talk show" con i filosofi del mondo greco nel quale l'attività filosofica non aveva i connotati negativi odierni: il filosofo era nello stesso tempo pensatore, scienziato, maestro, politico, ingegnere e qualche volta persino medico.
Talete di Mileto (640-566 a.C.): "Tutte le cose sono fatte di acqua!"
Considerando la percentuale di acqua della superficie terrestre (circa 70%) e il suo contenuto negli esseri viventi (60-70%), come dargli torto?
Eraclito (536-470 a.C.): "Tutte le cose sono fatte di fuoco!"
Considerando il concetto moderno di energia come un'altra faccia della materia e il fatto che il calore (fuoco) consiste in microonde e in onde infrarosse, come dargli torto?
Platone (536-470 a.C.): "Tutto è fatto di quattro elementi (terra, aria, acqua, fuoco) permeato di quintessenza !" Sembra essere stata un'idea originale di Empedocle di Agrigento (490-430 a.C.), ma Platone le diede una risonanza determinante.
Platone abbinò il concetto dei 4 elementi + quintessenza alla scoperta dei solidi fondamentali:
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Democrito (460-370 a.C.): "Il mondo è costituito da particelle elementari di materia dure e indivisibili che io chiamo ATOMOS. Non si può dividere infinitamente un oggetto in parti sempre più piccole e finire nel nulla. Nulla si crea dal nulla!" Non superò i critici, ma la verifica del tempo sì! L'idea originale dell'indistruttibilità proviene da Anassimandro (611-546 a.C.) che riteneva tutto costituito da una sostanza fondamentale, indefinita e indistruttibile, detta APERION. Democrito aggiunse anche una spiegazione per come gli atomi si legano per formare le cose che osserviamo nel mondo: tramite minuscoli ganci e occhielli!
Replicava Platone: "Nulla impedisce di dividere infinitamente un corpo in parti sempre più piccole, basta avere gli arnesi adatti!"
Pensando al lavoro odierno della fisica atomica, come dargli torto: dopo aver frantumato l'atomo in 3 particelle subatomiche, da queste ultime si ottiene una serie infinita di mesoni, fotoni, leptoni, quark, anti-quark!
Aristotele (384-322 a.C.): "Sulla base dei quattro elementi (terra, aria, acqua, fuoco), aggiungendo i caratteri (caldo, freddo, umido e secco) si spiega la Natura!" Visti i numerosi fatti ed osservazioni empiriche addotti a sostegno della teoria, come dargli torto? Infatti il suo pensiero restò fondamentale per altri 2 000 anni, in mancanza di meglio! Il tipico diagramma aristoteliano dei 4 elementi e 4 caratteri:
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Aristotele, maestro del ragionamento logico per induzione, respinse le teorie atomistiche, perfezionò il proprio modello ed accettò il principio della trasmutazione dei metalli. In effetti questo pensiero, alla base di 1 000 anni di alchimia, è perfettamente logico se si accetta la teoria dei 4 elementi con l'aggiunta della quintessenza o pietra filosofale (chiamata anche flogistone o flogisto), il quinto elemento che fonde gli altri 4. Non mancavano le esperienze concrete! Il cinabro (nella foto sotto di color arancione-marrone), ritenuto un metallo per l'aspetto e la durezza, ma in realtà un minerale composto di mercurio e zolfo, si lascia trasformare in mercurio puro (gocce argentee nella foto) per reazione al calore e alla presenza di ossigeno. Lo zolfo finisce nell'ossido (anidride solforosa) che svanisce nell'aria. Con il medesimo procedimento si può ricavare ferro dal minerale pirite contenente ferro e zolfo, ma che sembra un metallo. Questo fu alla base della teoria che riteneva il mercurio il solo metallo puro e tutti gli altri costituiti da variabili miscugli di mercurio e zolfo. Allora bastava scoprire il segreto, isolare il quinto elemento, per avere la ricetta (percentuali di mercurio e zolfo) della trasformazione del piombo in oro! Così si provò inutilmente per secoli, poiché la trasmutazione, il cambiamento d'identità degli elementi, divenne possibile solo a partire dagli anni 1930-38 quando i fisici italiani (Fermi) e tedeschi (Hahn) scoprirono il modo di produrre elementi artificiali tramite reazioni nucleari e non chimiche. In questo corso vedremo la "trasmutazione" di rame oppure mercurio in argento!
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Alla base del progresso scientifico degli ultimi tre secoli ritroviamo il pensiero atomistico. Robert Boyle nel 1661 e Antoine Lavoisier nel 1789 definirono che cos'è veramente un elemento chimico. John Dalton enunciò nel 1808 la sua teoria atomistica e corpuscolare che spiegava in termini elementari le leggi della chimica (conservazione della massa, legge delle proporzioni di Proust). Ma gli atomi chi li ha mai visti?
L'uso dell'occhio umano e del microscopio ottico ha dei limiti: il mm per l'occhio e il micron (milionesimo di metro) per l'apparecchio a lenti ottiche abbinato al nostro occhio. Lo studio dettagliato della struttura della materia partì con cristalli dei metalli, qui oro nativo, o dei composti metallici.
I metalli e i loro ossidi sono particolarmente adatti allo studio con il microscopio elettronico collegato ad un computer e al suo schermo. Qui accanto, cristalli di ossido di molibdeno visti al microscopio elettronico che ne rivela le strutture altamente geometriche, ma non mostra ancora i dettagli atomici. Il suo limite di "visibilità" non è sufficiente.
Il microscopio a scansione elettronica "a tunnel" (STM) permette di ottenere risoluzioni da 2 a 0.001 miliardesimi di metro ottenendo così una mappa "atomo-topografica" della materia, per esempio, nei casi seguenti, della superficie di rame contenente atomi diversi.
Onde ed irregolarità sulla superficie del rame con la risoluzione del miliardesimo di metro.
Questa fotografia STM mostra un atomo di Xeno (sferone azzurro in mezzo) sulla superficie del Nickel i cui atomi appaiono (la cresta) come puntini viola! La risoluzione non permette di vedere pienamente gli atomi più piccoli.
Cristallo di 12 atomi di sodio (Na) e 16 di iodio (J) assemblato artificialmente sulla superficie di rame.
Atomi di cromo e rame in una delle migliori risoluzioni ottenute con il metodo STM, l'unico metodo attualmente in grado di mostrare, grazie a finissime misure di conducibiltà elettronica, immagini pseudo-atomiche! In conclusione, l'antica idea di Democrito e Leucippo si dimosta esatta: la struttura e le trasformazioni della materia si lasciano spiegare sulla base di "mattoni" fondamentali e indivisibili di materia, gli atomi, di ben 107-109 tipi diversi, i quali possono legarsi tra di loro in modi diversi per formare i differenti stati di aggregazione della materia e tutte le sue sostanze. L'atomo è l'unità di materia di base degli elementi metallici, ma la molecola, una struttura superiore costruita da atomi, è la base per tutti i composti (sale, zucchero, anidride carbonica) ed alcuni elementi gassosi o non-metallici (zolfo, fosforo, ossigeno, azoto, carbonio, cloro).
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